Presentati! Chi sei?
Papà. Social Media Analyst. Coffee lover. Milite Esente. Cinico. Passo i giorni a “social-analizzarvi” tutti. Tutti. Anni 34 appena.
Qual è il tuo ruolo in Chorally e da quanto tempo ne fai parte?
Sono un po’ Customer Account e un po’ Social Media Analyst, nel senso che sono sia il punto di contatto in Chorally per alcuni dei nostri clienti, sia quello che si sporca le mani quando serve analizzare la web presence dei nostri clienti in rete.
In che cosa consiste il tuo lavoro?
Essere Mr Wolf. Devo trovare in breve tempo e nella maniera più efficace delle soluzioni.
La mia giornata tipo è scandita dalla relazione con il cliente, di solito la prima parte della mattina la impegno per controllare che tutto sia al proprio posto; la seconda parte la dedico soprattutto agli allineamenti sui progetti con i clienti. Nel pomeriggio cerco di programmare sempre il tempo per le attività che ho in carico, limitando al minimo le telefonate e le riunioni. Anche se spesso è nel pomeriggio che riusciamo ad organizzare gli allineamenti interni.
Cosa facevi prima di entrare in Chorally/ perché hai scelto Chorally?
Ho lavorato in Federconsumatori, un’associazione dedicata alla tutela dei consumatori, dove per la prima volta mi sono accorto che la relazione tra consumatori e aziende stava cambiando, tanto da spingermi a fare un master sul marketing e la comunicazione digitale che mi ha portato dove sono oggi.
Ti va di raccontarci di un tema specifico o di un’area di esperienza che possa essere interessante per chi ti sta leggendo ora?
Beh, potrei raccontarvi del Social Media Monitoring, di cui mi occupo da ormai da sei anni: ho visto nascere, crescere e morire social, trend, e anche la privacy.
Il Social Media Monitoring ha l’obiettivo di comprendere e analizzare le dinamiche, i comportamenti e soprattutto le opinioni di clienti e utenti di prodotti e servizi. Quando le prime volte mi sono trovato a fare delle analisi social, pensavo spesso al film “What Women Want” con Mel Gibson e Helen Hunt, con il protagonista che riusciva a sentire i pensieri delle donne, e quindi a comportarsi in modo da soddisfare le loro attese. Penso che il social monitoring fatto bene, possa avere gli stessi benefici.
P.S. non ricordo bene come finisse il film…
Guarda la video intervista completa a Mark Bartucca qui.