Per molti e-commerce, il chatbot è solo uno strumento con un semplice scopo: rispondere, il prima possibile, alla domanda “Dov’è il mio ordine?”. Eppure questo è un uso efficiente, ma molto limitato, della tecnologia. Specialmente adesso. Un chatbot perfettamente impostato, con flussi creati ad hoc, può aumentare conversioni e fatturato.
Il mercato del Conversational Commerce, infatti, supererà i 290 miliardi di dollari entro la fine di questo 2025, perché i clienti si aspettano di poter dialogare con i brand tramite chat. Fornire un servizio ai clienti per dialogare naturalmente con loro non solo aiuta a migliorare l’esperienza d’acquisto, ma permette di trovare nuovi spazi per upselling, cross-selling e retention.
Per capirci meglio, troverai qui sotto cinque flussi di conversazione pratici e chiari per trasformare il tuo chatbot in un agente di revenue e non solo come soluzione di supporto.
Per e-commerce con una vasta scelta di prodotti, c’è sempre il rischio di una paralisi decisionale per i clienti. Cosa comprare? Cosa serve? Qual è il prodotto compatibile con altri già acquistati? Per rispondere a queste domande si può predisporre un chatbot addestrato per agire da personal shopper, disponibile 24 ore su 24. Il bot può porre 2-3 domande chiave per capire le esigenze del cliente (come, per esempio, “Per quale occasione cerchi un outfit?” oppure “Qual è il tuo budget?”). In base alle risposte, mostrerà una selezione mirata di 2-3 prodotti, proprio come farebbe un commesso esperto. Questo approccio non solo semplifica la scelta, ma può aumentare considerevolmente le conversioni e incrementare il valore medio dell’ordine (AOV), magari suggerendo prodotti di qualità premium o bundle vantaggiosi.
Circa il 70% dei carrelli viene abbandonato, e le email di recupero hanno tassi di apertura bassissimi (intorno al 18%). Una soluzione potrebbe essere spostare la comunicazione su canali più presidiati dai clienti, come per esempio WhatsApp, dove i messaggi vengono aperti nel 95% dei casi, spesso entro pochi minuti. Un flusso di recupero su questi canali è fino a 4 volte più efficace dell’email, recuperando fino al 47% dei carrelli.
Possono bastare solo tre messaggi, con questa frequenza:
Un vantaggio secondario, è che questo canale apre un vero dialogo fra te e il cliente. Se ti risponde che le spese di spedizione sono troppo alte, per esempio, il bot può suggerire come raggiungere la soglia per la spedizione gratuita, trasformando un problema in un’opportunità di cross-sell.
La relazione con il cliente inizia con l’acquisto, in un certo senso. Il momento subito dopo la consegna del suo pacco, è il momento giusto per rafforzare questo rapporto, trovando modi piacevoli per incoraggiare nuovi ordini.
Il flusso con un chatbot è semplice:
Questo approccio trasforma una singola transazione in una relazione a lungo termine, aumentando la Customer Lifetime Value (LTV).
Un prodotto esaurito è una vendita persa. Le notifiche via email per avvisare quando un articolo torna disponibile hanno tassi di conversione molto bassi (5-15%).
Per questo può avere senso sostituire il classico modulo email con un pulsante “Avvisami su WhatsApp”. L’iscrizione è immediata e, quando il prodotto torna disponibile, il cliente riceve una notifica istantanea su un canale che usa di più. Non solo recuperi vendite che andrebbero perse, ma ti fornisce anche un dato preziosissimo: la lista d’attesa per un prodotto è un indicatore diretto della domanda di mercato, aiutandoti a prendere decisioni di riassortimento più intelligenti.
Le recensioni e le foto dei clienti (la tipologia di User-Generated Content, o UGC, più comune per i negozi online) sono oro per un e-commerce, perché creano fiducia. Il problema? Costa fatica al cliente, che tendenzialmente ama scrivere recensioni spesso solo quando arrabbiati; in sostanza il momento peggiore per un negozio.
Invece di un modulo vuoto, un chatbot potrebbe avviare una conversazione qualche giorno dopo la consegna e porre domande semplici come: “Cosa ti è piaciuto di più del prodotto?”. Con le risposte, l’IA potrebbe comporre una bozza di recensione che il cliente deve solo approvare. Subito dopo, il bot può chiedere: “Ti andrebbe di condividere una foto del tuo nuovo acquisto?”.
In questo modo puoi trasformare la soddisfazione dei clienti in una fortissima riprova sociale, alimentando un circolo virtuoso di vendite.
Sono dei piccoli accorgimenti, che non richiedono di cambiare profondamente il modo in cui il tuo e-commerce opera, ma piuttosto aiuta a raggiungere i tuoi clienti nel modo più veloce e più familiare possibile.
Un chatbot ti può sicuramente aiutare a fornire assistenza fulminea agli utenti, ma renderlo solamente la tua prima linea di supporto è oggi riduttivo: può essere, piuttosto, uno dei tuoi migliori venditori.
I nostri responsabili di Customer Success ti possono aiutare a implementare questi flussi di vendita grazie a Chorally, per clienti soddisfatti e migliore revenue. Contattaci per una demo e una consulenza gratuita, ritagliata sui bisogni specifici della tua azienda e settore.