Ciao Jules, raccontaci qualcosa di te!
Beh, sono un irriducibile appassionato di internet, software e tecnologia in generale, dal momento in cui mio padre, quando ero piccolo, fece entrare in casa un (allora) fantastico modem a 14400 baud rate.
Qual è il tuo ruolo in Chorally e da quanto tempo ne fai parte?
Lavoro in Chorally ormai da quattro anni, ho ricoperto diversi ruoli durante la nostra crescita e adesso sono CTO.
In che cosa consiste il tuo lavoro?
[risata] In Chorally, ogni giornata è diversa: si passa dal progettare nuove funzionalità del prodotto, a risolvere un eventuale nuovo bug, al collaborare con il team di Customer Success per offrire consulenze ai nostri clienti. I ritmi tendono ad essere abbastanza serrati, a volte è come guidare a 200 all’ora con una mano sola in una strada di provincia.
Cosa facevi prima di entrare in Chorally e perché hai scelto questa azienda?
In passato ho lavorato nei contesti e ruoli più disparati: dallo sviluppatore al project manager. E nei contesti più diversi: dalle agenzie digitali alle istituzioni internazionali come la Commissione europea. Ma la mia passione resta legata alle startup e alle aziende di prodotto, dove il team collabora a creare qualcosa di unico e distintivo.
Qual è il punto di forza di Chorally e in cosa consiste la tua sfida quotidiana?
Potrei definire Chorally come un’azienda dai tratti artigianali, in cui tutto quel che viene creato è il frutto della collaborazione tra persone con esperienze, capacità e caratteri molto diversi. Il mio ruolo mi porta ad essere spesso al centro di queste dinamiche. Anche se spesso faticoso, è una grande soddisfazione portare un team a collaborare verso un obiettivo comune, che sia ambizioso oppure difficile da vedere con chiarezza. E questa è la mia sfida ogni giorno.
Guarda qui la video intervista completa a Jules Piccotti.