Partiamo da un dato di fatto: una persona è attiva sul proprio account social per un massimo di due o più ore ogni giorno. Nulla di trascendentale, se non fosse che questo numero è destinato a salire, perché il vasto universo dei social media, che ora detiene quasi 3,8 miliardi di utenti, ovvero circa il 50% della popolazione globale, prevede un ulteriore miliardo di account nei prossimi anni. Davanti a questo quadro generale, diventano essenziali nuove strategie di marketing.
I social media sono ormai penetrati praticamente in tutti gli aspetti della vita moderna, dettando le regole del gioco soprattutto in ambito di customer journey. Questo perché da principali mezzi destinati a mantenere le interazioni personali, con il loro sviluppo e la crescente popolarità, sono diventati uno strumento prezioso per costruire community attorno ai brand. Possono influenzare positivamente le vendite, favorire la “connessione” e, in larga misura, promuovere la fedeltà.
Va da sé che, oggi più che mai, il successo del marketing dipenda dalla creazione di una customer experience omnichannel integrata su più piattaforme, e che includa lo sfruttamento del coinvolgimento dei social media come mezzo per raggiungere i clienti.
In questo universo in divenire, ogni piattaforma si comporta come un pianeta a se stante, ma con obiettivi e tribolazioni più o meno simili. Per farsi subito un’idea, è necessario dare un’occhiata agli utenti attivi mensili per social network: una metrica di settore ampiamente utilizzata per misurare il successo di queste piattaforme.
*source: Visual Capitalist
Il primo, inimitabile. Facebook possiede ancora la più grande corte di utenti, avvicinandosi gradualmente al traguardo dei 3 miliardi di utenti attivi, una svolta che deve ancora essere raggiunta da qualsiasi azienda. Tuttavia tantissime aziende stanno boicottando i suoi annunci, e la lotta alla disinformazione sta diventando più complicata del previsto. Malgrado tutto ciò, il prezzo delle azioni continua ad avanzare verso nuovi massimi, mentre l’economia tradizionale deve affrontare previsioni meno rosee.
Il 2017 non è stato un buon anno per Snapchat e il fondatore Evan Spiegel, a causa della loro IPO. Il prezzo delle azioni ha raggiunto il suo minimo vicino a $ 4 nel 2018, riflettendo le preoccupazioni degli investitori legate all’introduzione di Instagram Stories.
Competere con la televisione ma soprattutto con i programmi di streaming non è facile, e questo i fondatori di YouTube lo sanno bene. Eppure la piattaforma ha incassato un fatturato di $ 15,1 miliardi nel 2019. Merito anche di Alphabet che continua a investire sui nuovi rollout come YouTube Music (unito a quello che un tempo era Google Music) e YouTube Premium, una piattaforma basata su abbonamento in bundle che fornisce musica, contenuti senza pubblicità e YouTube Originals. A quanto pare, nel futuro di YouTube ci saranno molto più che semplici video.
È la più grande piattaforma social in Cina. La prima versione è stata distribuita a gennaio 2011 e attualmente detiene ben 1,2 miliardi di MAU. Il segreto del suo successo sta nel suo essere all inclusive: infatti con WeChat puoi non solo far transitare l’intera vita digitale ma anche digitalizzare pratiche “analogiche”, come l’acquisto di qualsiasi bene e servizio, la richiesta di certificati al Comune, oltre ad acquistare musica e film o mantenersi informati.
Sin dalla sua acquisizione da 1 miliardo di dollari nel 2012, Instagram è stato fondamentale per il mantenimento del successo di Facebook. La piattaforma attrae un pubblico più giovane e ha dimostrato la capacità di rimanere versatile, in particolare implementando Instagram Stories e Reels.
Twitter è stato in grado di raggiungere una maggiore redditività negli ultimi due anni, riportando cifre sull’utile netto di $ 1,2 e $ 1,5 miliardi rispettivamente nel 2018 e nel 2019. Tuttavia hanno il loro bel da fare mentre continuano a combattere notizie false e controversie sulla piattaforma.
Il 2020 è stato sicuramente l’anno di TikTok, ma i titoli dei giornali includevano anche inchieste sulle violazioni della privacy, con presunti legami con il Partito Comunista cinese, sul divieto dell’app da parte del primo ministro indiano Narendra Modi e ora sulla parziale acquisizione da parte di un’azienda statunitense.
Nonostante le controversie che i social media hanno dovuto affrontare e stanno affrontando, circa la metà del mondo ha almeno una di queste app sul proprio smartphone, ed è attraverso queste app che desidera sempre più interagire con le aziende.
L’utilizzo dei social media gioca infatti un ruolo significativo nel servizio clienti. I vantaggi reciproci di una facile accessibilità al brand, tramite a Messenger o WhatsApp Business ad esempio, consente un’interazione social più coinvolgente, una costruzione della reputation competitiva e una semplicità di contatto su vasta scala attraverso più canali.
Ma ciò che conta di più è per molti significa essere “più vicini” ai brand preferiti e più connessi emotivamente.