People 2 People è l’appuntamento dei virtuosi della rete, che ogni settimana si cimentano in variazioni improvvisate su un tema.

Fabio Castronuovo, con la squadra di Chorally, si mette le cuffie per portare al pubblico buona musica e i personaggi più interessanti di questo secolo social. Tra curiosità, topic, sentiment e fun facts, scopriremo cos’è il vero genio digitale.

Oggi vi vogliamo raccontare gli spunti più interessanti emersi nella chiacchierata fatta con Piergiorgio Grossi, che potete ascoltare in versione integrale qui.

Chi è Piergiorgio Grossi

Attualmente Chief Innovation Officer di Credem Banca, per 10 anni in Formula Uno con Ferrari e 3 anni in Ducati.

Benvenuto Piergiorgio.

Quanto fa paura la parola “innovazione”?
“Innovare non è solo introdurre tecnologia nuova. Certo il background tecnologico aiuta chi fa innovazione perché sa che cosa gli può dare, è una delle armi a disposizione e saperla usare bene è importante ma non è la panacea di tutti i mali.”

Nell’intervista Grossi ci racconta come, più di un anno fa, il Top Management di Credem abbia deciso di costruire una Innovation Unit per estendere l’innovazione che già la banca aveva cominciato a fare.

La sicurezza è un punto focale del sistema bancario e con l’intensificarsi delle cyber minacce si sente parlare del suo connubio con la blockchain. Blockchain e Cyber Security, c’è davvero questo forte connubio?

“Sono temi molto caldi nel nostro settore, sulla cyber stiamo investendo molto, è importante per la vita di tutti, perché siamo tutti connessi”.
La Blockchain è il nuovo internet che cambierà tutto, stiamo monitorando con attenzione lo scenario, collegato alla Cyber-security, ma non solo, e abbiamo adottato un approccio prototipale con l’aiuto di una startup specializzata sul tema.”

L’italia è un terreno adatto alla cultura dell’innovazione? 

“Abbiamo il DNA giusto, la capacità di saper risolvere le cose, ma abbiamo un po’ di limiti di sistema… manca la capacità di aggregarsi e crescere insieme”.

Approfondisci gli argomenti dell’intervista, ascoltandola qui su Radio Activa.

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