Ciao! Sono Marco Matarazzo e sono un geek. Nel tempo libero mi interesso di tecnologia, di giochi, e di come unire le due cose.

1.Qual è il tuo ruolo in Chorally?

In Chorally mi occupo di fare “il babysitter” ai server.

2. Spiegaci meglio: in che cosa consiste in particolare il tuo lavoro?

Nel “day to day” mi occupo di affrontare i vari problemi più o meno urgenti che possono venir fuori sui server: dalla manutenzione vera e propria, alle necessità derivanti dalle novità che vengono man mano portate dentro la piattaforma. Inoltre, a lungo termine, mi occupo di lavorare insieme con il team di sviluppo al miglioramento tecnologico di tutta la nostra struttura e dei vari processi ad essa collegati.

3. Cosa facevi prima di entrare in Chorally e perché hai scelto questa azienda?

Ho avuto varie esperienze in diversi ruoli. Per ultimo, ho lavorato alcuni anni come Devop per un’azienda americana. Quando ho conosciuto Chorally mi sono immediatamente interessato al suo enorme potenziale, non solo come prodotto ma soprattutto (dal mio punto di vista, ovviamente!) per l’interessante sfida tecnologica che un software così avanzato poteva rappresentare. Iniziando a conoscere l’ambiente di lavoro ho poi scoperto una piccola gemma, fatta di persone meravigliose, di rispetto e di voglia di fare bene, nonostante le sfide che il business ci presenta ogni giorno. 

4. Parlaci della tua giornata tipo

La mia giornata lavorativa inizia quando apro gli occhi con una rapida scorsa alle e-mail sul telefono, per vedere se ci sono situazioni sui server a cui prestare attenzione, e con un giro di controllo sull’infrastruttura mentre faccio colazione. Mi sposto poi in ufficio (sono ad un tiro di schioppo, ammetto la mia fortuna!) dove lavoro su eventuali urgenze che possono essere emerse dai messaggi di cui sopra. Quando tutto è a posto, dò il mio contributo alle review del nuovo codice, da un punto di vista principalmente architetturale, discutendo con il team di sviluppo eventuali criticità. Infine, mi occupo di alcuni task legati all’avanzamento e al miglioramento dell’infrastruttura tecnologica che supporta il prodotto e il suo buon funzionamento. E, se necessario, supporto il team di sviluppo in qualunque necessità sistemistica. 

5. Cosa ti soddisfa del tuo lavoro e qual è la tua sfida quotidiana?

In Chorally le sfide quotidiane sono molte e diverse, ed è esattamente questo che trovo stimolante. Mi sforzo ogni giorno (come tutti!) di portare un po’ più avanti la qualità della piattaforma, anche quando l’attenzione può essere presa dalle urgenze o dalle criticità del momento, in modo da ottenere tutti i giorni un costante miglioramento che nel tempo fa la differenza.

6. Quali sono i tuoi punti di forza? Ci confessi un tuo difetto?

Penso che il mio background variegato possa essere utile in molte occasioni: oltre ad avere esperienza nell’ambito sistemistico, ho esperienza di sviluppo e di gestione, che ho cercato di portare nel team dove possibile. Il mio difetto peggiore? Sono incredibilmente polemico ma per fortuna ho dei colleghi meravigliosi che riescono a stemperare questo mio aspetto il più delle volte con un sorriso o una risata, dandomi tra l’altro la preziosa occasione di migliorarmi.

7. Quando è importante per te lavorare in team?

Esiste un meraviglioso proverbio africano che secondo me risponde bene a questa domanda: “Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai assieme a qualcuno.”

8. Ci racconti un obiettivo raggiunto nel tuo lavoro e di cui vai particolarmente fiero?

Uno dei punti tecnici su cui pongo molta attenzione è la semplificazione dell’architettura: una strada fatta di tanti piccoli passi e che ancora andrà percorsa a lungo. Però, guardandomi indietro devo dire che di questi piccoli passi ne abbiamo fatti tanti: l’attuale architettura è decisamente più snella ed efficiente di un anno fa, e questa cosa mi rende personalmente molto orgoglioso del lavoro fatto.

9. Perché consiglieresti Chorally ad una nuova azienda?

Da “dietro le quinte” sappiamo che la nostra totale attenzione va al cliente, e al prodotto creato per lui, perché possa servirlo sempre al meglio. Chorally è un prodotto che fa di tutto per rispondere alle esigenze di business e sviluppo dei clienti nel migliore dei modi. 

10. Scegli una foto o una immagine che in qualche modo può rappresentarti e spiegaci perché.

Oddio, l’ultima è la domanda più difficile. Ok, vado con questa immagine che rappresenta iconicamente l’unione di tecnologia e giochi, anche se si tratta di roba di 40 anni fa.

Guarda la video intervista a Marco Matarazzo sul nostro canale YouTube, cliccando qui.

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